La gente insensata dice: “La società è ingiusta, ecco la ragione per cui sono infelice. Ma se voglio essere felice devo allora volere una società giusta”. Mai ragionamento è stato più simile al nodo scorsoio con il quale s’impicca ogni sillogismo chiaro e distinto e, per conseguenza, ogni reale possibilità di felicità. Qualunque esperienza di vita, anche la più limitata, mi mostra che fra giustizia e felicità esiste una pioggia di antipatia. Le felicità è nemica della giustizia; la giustizia trionfa sempre a spese della felicità. Prova, nel tuo piccolo, a riflettere su quello che ti capita. Sei sposato e provi un’attrazione folle per la bella della porta accanto. Un giorno lei ti apre la porta e tu palpiti di felicità,entrando. Sei felice a spese della giustizia. Tuo figlio, speranza di tutte le tue speranze, truffa il tuo migliore amico. Tu sei un uomo integro e denunci tuo figlio e perdi l’amico e hai come nemico tuo figlio. Hai fatto trionfare la giustizia, ma la tua felicità è andata a scaramengo. Vogliano davvero essere felici in società? Si, allora sarà una società nella quale noi siamo tutto e gli altri niente. Vogliamo una società giusta? E’ quella nella quale io sono niente e gli altri lo stesso. E’ la società nella quale viviamo, quella della universale infelicità.
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